Ciao! Voglio condividere con voi la mia esperienza personale con il bruxismo e, allo stesso tempo, spiegare un po’ di cosa si tratta e quali sono i possibili trattamenti. È l’informazione che avrei tanto voluto avere quando ho iniziato a convivere con questo problema, ormai molti anni fa.
Ho scoperto di soffrire di bruxismo più di 15 anni fa. Non lo capii per problemi ai denti, né perché me lo disse un dentista, ma per via delle emicranie. Notai che più stress avevo, più mal di testa provavo.
Feci diversi esami medici e non trovarono nulla di anomalo, così mi mandarono dal dentista. E lì, finalmente, trovarono la causa.
Cos’è il bruxismo e come sapere se ne soffri
Il bruxismo è un movimento involontario della mandibola che include stringere, digrignare, far scattare e scricchiolare i denti durante il sonno, senza rendersene conto. È un’attività che non ha alcuna funzione utile, come mangiare o parlare, e serve solo a peggiorare la qualità della vita.
Chi soffre di bruxismo può riconoscerlo grazie a sintomi come: mal di testa, dolore ai muscoli della mandibola, del collo o dell’orecchio, usura dei denti, danni a otturazioni o protesi dentali, erosione dello smalto, sensibilità dentale e cambiamenti nel morso. E poi, diciamocelo: a volte si digrignano i denti di notte in modo talmente forte da fare paura. Basta una visita dal dentista per notare l’usura evidente sui denti.
«Negli Stati Uniti si stima che tra l’8% e il 31% della popolazione soffra di bruxismo.»
Fonte: National Institute of Dental and Craniofacial Research
Ci sono anche casi gravi in cui il bruxismo può causare disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM), ma solo un medico può fare questa diagnosi e indicare il trattamento corretto.
Molte persone soffrono di bruxismo senza saperlo, magari perché i sintomi sono lievi o compaiono solo saltuariamente.
Bite notturno: La soluzione più comune
Quando mi fu diagnosticato il bruxismo, la prima raccomandazione fu usare un bite notturno. Provai i modelli rigidi, anche se esistono anche flessibili e in diversi materiali.
Questo bite si indossa per dormire e impedisce ai denti di digrignare, proteggendo lo smalto e riducendo l’affaticamento dei muscoli mandibolari.
Nel mio caso, stavo seguendo anche un trattamento ortodontico con Invisalign, quindi le mascherine notturne fungevano anche da bite.
Il problema? Sebbene il bite proteggesse i miei denti, non riusciva ad eliminare del tutto il mal di testa – che poi era il motivo per cui avevo iniziato a indagare.
Altri trattamenti
Non voglio annoiarti, ma voglio comunque elencarti alcune alternative, nel caso volessi approfondirle:
- NTI (Dispositivo di Inibizione del Contatto Anteriore): È una piccola componente che si applica al bite per modificare il morso, evitando il contatto tra i denti posteriori e concentrando la pressione su quelli anteriori. In Spagna non è molto diffuso, e pare ci siano stati casi di denti rotti a causa di questo dispositivo.
- Botox: Sì, sorprendentemente si usa anche per il bruxismo. Iniettando botox nella mandibola, i muscoli si rilassano e il bruxismo può diminuire o scomparire.
- L-Tirosina e Magnesio: Si parla molto dei benefici di questi integratori per ridurre lo stress e rilassare i muscoli. In alcune persone sembrano aiutare ad alleviare il bruxismo.
- CBD (Cannabidiolo): È un composto non psicoattivo della cannabis. Si trova in forma di olio o capsule, ha proprietà antinfiammatorie e ansiolitiche. Alcuni lo usano per ridurre lo stress e i dolori mandibolari, anche se la ricerca scientifica a riguardo è ancora limitata.
- Terapia laser su mandibola e guance: Alcuni dentisti la offrono. È piacevole e rilassante, ma gli effetti sono piuttosto temporanei.
- Miorilassanti: Solo su prescrizione medica. Possono essere molto efficaci, ma il corpo sviluppa rapidamente tolleranza, e quindi l’effetto tende a svanire nel tempo.
- Massaggi per l’ATM: Realizzati da terapisti specializzati. Viene usato un dito (coperto da guanto) per massaggiare l’interno della bocca. È doloroso durante il trattamento, ma l’effetto rilassante può durare qualche giorno. Va fatto con costanza e per molti può risultare economicamente insostenibile.
Il mio consiglio
Il bite è il trattamento principale contro il bruxismo, ma probabilmente non ti salverà dai mal di testa. Credo che oltre a trattare le conseguenze, sia importante affrontare anche le cause. Nel mio caso, tutto è sempre stato molto legato allo stress quotidiano.
Ti consiglio di cercare l’origine del tuo bruxismo: può essere lo stress, la caffeina, troppi zuccheri nella dieta, parassiti intestinali, traumi inconsci… forse dovrai indagare da solo, o farti guidare da uno specialista. Ma ne varrà la pena.
C’è chi ha trovato sollievo grazie alla meditazione, agli esercizi facciali, cambiando alimentazione, facendo attività fisica o iniziando una psicoterapia. Il mio consiglio? Non arrenderti.
L’impatto sulla mia vita
Il bruxismo ha influito molto sulla qualità della mia vita, è la verità. I mal di testa erano frequenti. Mi ha colpito sia nel lavoro che nei rapporti personali.
Oggi credo che sia una condizione con cui si impara a convivere e a gestire. È molto legata allo stress e alla stanchezza. Ora lo interpreto come un campanello d’allarme: quando mi sveglio con mal di testa, so che devo fare qualcosa per ritrovare un po’ di pace e calma interiore.
Se qualcuno ha trovato una soluzione efficace, mi farebbe piacere leggere la sua esperienza! Ho lasciato i commenti aperti proprio per questo.
E ricordate: ogni caso è diverso. Quello che funziona per uno, può non funzionare per un altro. Per questo motivo, è sempre meglio rivolgersi a uno specialista per ricevere una diagnosi e un trattamento adeguati.
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DOMANDE FREQUENTI
Come posso sapere con certezza se soffro di bruxismo?
I segnali più comuni sono: mal di testa al risveglio, dolore alla mandibola o al collo, denti consumati, maggiore sensibilità dentale e, a volte, rumori notturni (digrignamento). Un dentista può confermarlo con una semplice visita, osservando l’usura dei denti o eventuali alterazioni nel morso.
Il bite notturno elimina il bruxismo?
No, il bite non elimina il bruxismo ma protegge i denti dagli effetti dannosi. Serve a ridurre l’usura dentale e ad alleviare la tensione muscolare, ma non cura la causa alla radice, che spesso è legata allo stress o ad altri fattori.
Posso curare il bruxismo senza usare il bite?
In alcuni casi, sì. Ci sono persone che trovano sollievo cambiando stile di vita, riducendo lo stress, praticando meditazione, migliorando l’alimentazione o facendo terapia. Tuttavia, il bite resta la soluzione più immediata per proteggere i denti durante il processo.
Lo stress è davvero collegato al bruxismo?
Sì, numerosi studi indicano che lo stress è uno dei principali fattori scatenanti del bruxismo. Situazioni di ansia, pressione lavorativa o tensioni emotive possono manifestarsi inconsciamente attraverso il digrignamento notturno.
È pericoloso ignorare il bruxismo?
Sì, perché a lungo andare può causare danni permanenti ai denti, alterazioni del morso, dolore cronico alla mandibola, emicranie e disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM). Riconoscerlo e trattarlo per tempo è fondamentale.
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Redattrice specializzata in salute orale e prevenzione dentale.
Mi dedico alla promozione della salute orale con l’aiuto e la supervisione di professionisti del settore.
Ogni contenuto è basato su fonti mediche ufficiali e aggiornate.
Le informazioni presenti in questo sito sono a scopo informativo e non sostituiscono la consulenza medica professionale. Ogni persona ha una situazione unica e dovrebbe rivolgersi a un dentista qualificato per ricevere una diagnosi e un trattamento adeguato.